APE: a cosa serve?
L’ APE, ovvero l’attestazione di prestazione energetica è quel fondamentale documento in grado di garantire le caratteristiche (e qualità) energetiche di un immobile, abitazione o palazzo che sia.
Precedentemente, l’ APE era conosciuto come ACE (decreto 63/2013), mentre oggi è regolamentato dal D.M. 26/2015.
L’APE descrive nel dettaglio, certificando a rigore della normativa vigente, le caratteristiche di un immobile. E’ dunque uno strumento di controllo in grado di sintetizzare con una scala di valori compresi fra la A e la G tutte le prestazioni energetiche degli immobili.
A cosa serve?
La certificazione APE è fondamentale, anzi direi meglio, è obbligatoria al momento dell’acquisto o prima della locazione di un immobile. Ma soprattutto, al di là della obbligatorietà del documento garantisce ed informa al meglio sul consumo energetico. E’ quindi uno strumento in grado di aggiungere valore ad un immobile. Un immobile ad alto risparmio energetico ha un maggior appeal per il compratore, ed una leva in più per il venditore. E’ dunque uno strumento utile oltre che obbligatorio.
Secondo la normativa vigente, l’ APE va realizzata dal 1° luglio 2009. VA quindi inserita fra le attività propedeutiche alla compravendita ed alla locazione degli immobili. Poi, dal 1° gennaio del 2012, anche negli annunci vanno inseriti gli indici di prestazione energetica (valore in KWh/mq anno).
La regolamentazione dettagliata dell’APE si è arricchita di una serie di particolari utili alla sua migliore applicazione, con la Legge 90/2013. La legge ha disciplinato esattamente tutte le situazioni in cui la certificazione APE è obbligatoria. Nel dettaglio infatti sancisce quando fare l’attestato energetico:
- Compravendita
- Affitto di edifici o singole unità immobiliari
- Donazione: trasferimenti a titolo gratuito
- Annunci di vendita o affitto di unità immobiliari (per determinare l’indice di prestazione energetica)
- Edifici nuovi (alla conclusione dei lavori)
- Ristrutturazioni significative: superiori al 25% delle superficie della struttura (pareti e tetti)
- Edifici pubblici (aperti al pubblico)
- Contratti di gestione (nuovi o semplici rinnovi) degli impianti termici o di climatizzazione degli edifici pubblici.
Inoltre, l’attestato va aggiornato nel caso in cui vengano effettuati lavori di ristrutturazione o di riqualificazione. Ovvero, in tutte quelle attività di modifica delle prestazioni energetiche dell’immobile. Ad esempio la sostituzione degli infissi, della caldaia, la posa di isolante, etc. …
Chi redige l’ APE?
Il soggetto accreditato viene chiamato Certificatore energetico. E’ un tecnico abilitato alla progettazione di edifici ed impianti, quindi gli architetti, gli ingegneri ed i geometra. La Loro formazione, la supervisione e l’accreditamento di questi professionisti viene gestita dalle Regioni, con specifiche leggi di competenza locale. Tuttavia, ogni regione dal 1° ottobre 2015 è tenuta al rispetto dei dettami del modello Nazionale dettato dalla normativa vigente.
Come va redatto?
Il certificatore abilitato effettua un’analisi energetica dell’immobile, valuta le caratteristiche delle murature, degli infissi, i consumi, la produzione di acqua calda, il raffrescamento ed il riscaldamento degli ambienti in analisi, il tipo di impianto ed eventuali sistemi di produzione di energia rinnovabile.
A seguito di queste analisi, compila il documento di sintesi e rilascia la targa Energetica che sintetizza tutte le caratteristiche energetiche dell’immobile.
A questo punto l’ APE va conservato insieme al libretto della caldaia e consegnato al nuovo proprietario o locatario.
Il costo di questo certificato non è soggetto ad una tariffazione regolamentata ne dagli Ordine ne dagli Enti di riferimento normativo. Il costo per un appartamento medio può variare dai 150,00 ai 200,00 €. In base alla città ed alle caratteristiche dell’immobile.
Comunque è uno strumento fondamentale ed utile alla valorizzazione degli immobili, oltre che al mantenimento degli elevati standard di qualità e sicurezza.
